News

Perché i giovani hanno un ruolo chiave nel colmare il divario digitale

Le tecnologie e le infrastrutture digitali sono parte integrante della nostra vita quotidiana. Dallo shopping online ai social media, dalla sanità all’istruzione, la tecnologia ha ormai trasformato ogni settore dell’economia. Tuttavia, la rapida evoluzione delle tecnologie ha creato un divario di competenze nel settore che è sempre più difficile da colmare. La carenza di professionisti qualificati rappresenta una sfida importante per le aziende che cercano di mantenere e migliorare la propria infrastruttura digitale.

Da dove nasce il gap di competenze?

La carenza di competenze nel settore delle infrastrutture tecnologiche e digitali è un problema globale. Le ricerche indicano che il 70% dei datori di lavoro del settore tecnologico sta sperimentando una carenza di competenze e che il divario è destinato ad aumentare con la continua evoluzione della tecnologia, che rende sempre più difficile trovare professionisti qualificati.

Le ragioni della carenza di competenze sono varie e includono la velocità dello sviluppo tecnologico, la mancanza di investimenti nell’istruzione e nella formazione e il cambiamento della natura del lavoro. Diventa sempre più difficile per le persone stare al passo con la continua evoluzione della tecnologia. Inoltre, molti istituti di formazione faticano a soddisfare le mutevoli esigenze del settore, determinando un divario tra le competenze dei laureati e quelle richieste dai datori di lavoro.

Come possiamo colmare il divario di competenze?

Il miglior modo per colmare il divario di competenze è incoraggiare un maggior numero di giovani a intraprendere carriere nel settore tecnologico e nelle infrastrutture digitali. Le generazioni più giovani sono più abili nell’uso della tecnologia e sono spesso le prime a esplorare le ultime tendenze digitali. Incoraggiando i giovani a intraprendere carriere nel settore tech, possiamo creare una nuova generazione di professionisti qualificati che possono contribuire a colmare il divario di competenze.

Ci sono molti fattori di attrazione per le potenziali carriere nell’industria tecnologica e delle infrastrutture digitali. Per cominciare, queste professioni possono offrire un’eccellente sicurezza del lavoro, stipendi competitivi e opportunità di crescita e avanzamento. Inoltre, offrono l’opportunità di lavorare a progetti innovativi ed entusiasmanti che possono avere un impatto positivo sulla società, un aspetto incredibilmente importante per i giovani attenti al sociale.

Ci sono molti modi per incoraggiare i giovani a intraprendere una carriera nell’ambito delle infrastrutture tecnologiche e digitali. Uno di questi approcci consiste nell’investire in programmi di istruzione e formazione incentrati su questi settori, che possono aiutare gli individui a sviluppare le competenze e le conoscenze necessarie per avere successo nel settore. Inoltre, le aziende possono offrire tirocini e apprendistati che consentano ai giovani di fare esperienza diretta nel settore.

Qual è il contributo di MIX?

Per avvicinare i giovani alle professioni tech, nel 2012 abbiamo lanciato MIX’COOL, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Gli incontri si svolgono presso il data center di MIX o tramite lezioni online interattive. Le sessioni mirano ad avvicinare i giovani alla realtà degli Internet Exchange Point (IXP) e a far comprendere l’importanza degli IXP per lo scambio e lo spostamento dei dati sull’infrastruttura Internet.

La prima dipendente di MIX, Monica Arensi, General Secretary & Administration Manager, è entusiasta di incentivare un maggior numero di persone a entrare a far parte del team di MIX. Ha dichiarato: “MIX è un’azienda solida in continuo sviluppo e – grazie all’evoluzione costante del nostro settore – ha un potenziale di crescita molto elevato. L’azienda è sempre stata attenta alla crescita professionale dei suoi dipendenti; anche per i più giovani ci sono molte prospettive in tal senso”.

I giovani utilizzano costantemente Internet. L’ingresso in un data center come il MIX dà loro la possibilità di ascoltare con le proprie orecchie il “rumore di Internet” e di vedere cosa c’è dietro i profili social, gli acquisti online, i giochi e le chat con gli amici. L’anno scorso, più di 450 studenti e insegnanti di 13 istituti hanno partecipato al programma.