Nel 2010 Tim Wu, avvocato e professore alla Columbia Law School, pubblicava il libro “The Master Switch” in cui dimostrava come tutte le industrie dei media e delle comunicazioni fossero caratterizzate da una patologia specifica che prima o poi rende inefficaci i meccanismi di autoregolazione del mercato e porta ad un monopolio (o oligopolio).
Sembra proprio che il “Master Switch” sia scattato a beneficio dei cosiddetti “Over The Top”, quei soggetti che si rivolgono all’intera popolazione del mondo e non hanno limiti alla scalabilità dei loro servizi.
Saranno loro le uniche piattaforme, le aziende globali che definiscono il mondo del XXI secolo? Riteniamo che la “diversità” sia un valore che debba essere salvaguardato, oppure pensiamo che sia inevitabile che l’industria di Internet si consolidi in pochi operatori globali? Perché non ci sono soggetti europei tra gli OTT? C’è ancora la possibilità che nascano in Europa e in Italia soggetti in grado di competere con loro?